giovedì 17 marzo 2011

diario 16/03/11

Buon giorno! Oggi (ma non è proprio "oggi" ma ieri perché, visto che ieri ho finito il credito della chiavetta, non sono potuto andare in INTERNET, non potendo scrivere sul blog) è stata una giornata così così : "normale" alla prima ora, anche se uguale alle altre, noiosa, perché la prof. ci ha fatto fare un testo sulla "gita" all'istituto Levi e un po' più movimentata alla seconda ora perché il suplente dell'Elisa è entrato, e uscito, dalla nostra classe 10-20 volte fermandosi, dopo quella lunga  maratona, al banco vicino a quello di Leo; ma non è finita qua perché, mentre noi eravamo zitti e "concentrati" sul testo, al suplente suona il cellulare, posizionato sul banco in bella vista, come volesse dire : << Io ho sul banco il cellulare acceso e voi NO! Uahuahuahuahuah!!!!!!!>>. Alla terza ora, Mongelli, ci ha spiegato l'area dei poligoni regolari. Alla quarta ora, la Bertoli, mi ha chiesto se avevo letto il suo commento, e da quella richiesta sono diventato bianco perché ho pensato di aver scritto qualcosa sulla prof. che non le era piaciuto.......... ma alla fine ha aperto il blog e quelle strane parole (perché scritte in inglese) mi suscitavano tranquillità :<< My dearest Piccio, your Italian is not so good, but your metaphors are great! Congratulations! Have you finished with your journal in Italian? If so, you could start one next week in English... Hey, quellidel98, what do you think? Can anyone translate this for Piccio? No need to sign the comment xxx ooo >> e se ho capito bene vuol dire : <<Mio carissimo Piccio, il tuo italiano non è così buono, ma il tuo metafore sono grandiCongratulazioni! Hai finito con il vostro giornale in italiano? Se è così, si potrebbe avviare uno la prossima settimana in inglese ... Ehi, quellidel98, cosa ne pensiQualcuno può tradurre questo per Piccio? Non c'è bisogno di firmare il commento xxx ooo (baci e abbracci) >> e se la traduzione non è così come voleva la Bertoli date la colpa a "Google traduttore". E con la fine dell'ora di musica andiamo a casa come fosse la fine della scuola, solo per un giorno saltato. A R R I V E D E R C I ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !  : - ) 


ENRICO PELLICCIARI

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